venerdì 24 aprile 2009

Prefazione (o premessa?)

Ordunque, 

Il blog è nato. Il problema ora è farlo crescere. Non so di preciso come si svilupperà, le idee sono tante, come anche il materiale, ma bisogna sistemarle in maniera decente. Potrà succedere anche che alcuni post siano sballati rispetto al topic del blog, ma forse con un pò di fantasia potrebbe funzionare anche una soluzione del genere.

Fatta la premessa, vanno fatti i fatti! Io sono un appassionato di Videogiochi, anche se non li amo proprio tutti nè tutti i generi. Il punto di partenza è che anche nei videogiochi sia presente, in qualche modo, una certa forma di comunicazione e che, in alcuni di essi, si potrebbe addirittura parlare di metacomunicazione!
Bando alle ciance, o ciancio alle bande arrivo al clou di questa breve introduzione. E' importante notare, secondo me, quanto anche i videogiochi siano in grado di comunicare, in tutti i sensi. (Giusto come accenno, verrà sviluppato più avanti) 
Oltre alle chat, alle email, ai cellulari ecc ecc...anche i videogiochi, oggi, consentono alle persone di ritrovarsi "in massa" in luoghi virtuali, attraverso le modalità "multiplayer". E questo oggi sappiamo che è possibile, non più solo attraverso i computer, ma tramite anche alle console, alle piattaforme per videogame (playstation, gamecube, X-box, ecc).

Partirò forse da lontano, molto lontano. Partirò da un confronto, simbolico, tra due personaggi di due realtà totalmente differenti: Il grande John Rambo (del film medesimo) e Il personaggio (o personaggi) protagonista della saga videoludica "Metal Gear Solid" del grande genio Hideo Kojima! Questi due personaggi hanno molto in comune, tranne forse, ma dico sempre forse, la trama. 
Non sono in grado di dire di più, perchè non so neanche io come andrà a finire. Per ora mi fermo qui. A presto.

3 commenti:

∂єиιѕє ha detto...

Visto che sei appassionato di videogiochi credo che questa canzone ti si addica :D
http://www.youtube.com/watch?v=rTADEr2e7Rg

Unknown ha detto...

Complimenti!Il tuo blog è veramente molto interessante!I videogiochi, come hai fatto notare tu, stimolano un certo tipo di comunicazione, il che è costruttivo. Stimolano anche la mente per riuscire a trovare soluzioni alternative agli ostacoli che si incontrano nel percorso di gioco. Volevo ricordare però che i ragazzini più piccoli (ormai noi universitari siamo decrepiti XD ) dovrebbero diminuire il tempo che dedicano ai videogiochi, alcuni infatti stanno davanti lo schermo tutto il pomeriggio. La loro personalità è ancora in fase di formazione e potrebbero erroneamente pensare che la violenza sia una cosa normale.

Ajace6 ha detto...

Si Sabrina, hai ragione. Non ci sono ancora arrivato, ma questo è sottinteso. Certo, tutto dipende da che giochi somministri ai bambini. E' logico che se al bambino di 11 anni gli presenti un videogioco con il simbolo "+18" sicuramente non è una cosa buona. Poi non tutti i videogiochi sono violenti e la cosa più brutta è che anche a 25 anni, quando si pensa che una persona sia già matura, può succedere che giocando al videogioco sbielli e gli venga la mania di ammazzare qualcuno! QUesto fa parte del secondo puntoi di cui parlavo, ovvero il profilo psico-cognitivo del player, che rimane abbastanza misteriosoe, per questo, difficile da analizzare.

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